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INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI PER IL RECUPERO DI HABITAT NATURA 2000 NELLA RNP PALÙ LONGA

A16-A17 - INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI PER IL RECUPERO DI HABITAT NATURA 2000 NELLA RNP PALÙ LONGA

Operazione: 4.4.3 - Investimenti non produttivi per connettività ecologica e recupero di habitat Natura 2000 e agricoli a valore naturalistico

Obiettivo: Salvaguardia, ripristino e miglioramento della biodiversità inclusi i siti di Natura 2000, l’agricoltura ad alto valore naturale e la conformazione paesaggistica europea

ID domanda: 12326

DESCRIZIONE ED OBIETTIVI DELL’AZIONE

La conservazione delle aree umide ed in particolare delle torbiere può essere seriamente minacciata dall’eccessiva espansione della gramigna liscia (Molinea caerulea) e della cannuccia di palude (Phragmites australis) che se da un lato costituisce un importante habitat per la riproduzione dell’avifauna selvatica, dall’altro lato accelera il naturale processo di interramento riducendo gli spazi per le specie vegetali di piccola taglia (erbacee) tipiche degli ambienti umidi.

Un’ulteriore evoluzione degli ambienti umidi e di torbiera è rappresentato dalla progressiva perdita di umidità del terreno e conseguentemente dall’ingresso di cespugli e betulle che portano all’evoluzione della torbiera in bosco.

Queste dinamiche naturali sono attualmente in atto anche alla Palù Longa. Comparando la situazione di fatto, attualmente riscontrabile in loco, con la carta degli habitat risalente ai primi anni ’90, risulta in modo evidente che sia il molinieto che il fragmiteto sono in fase di forte espansione. Il fragmiteto, in particolare, ha quasi raddoppiato, in poco più di vent’anni, la superficie occupata.

Non meno preoccupante appare il tentativo di insediamento della betulla. Innumerevoli sono gli esemplari giovani (h 1,00 – 1,5 m) che cercano di attecchire in diverse zone dell’area umida.

Si segnalano inoltre il tentativo di insediamento da parte delle conifere (casi isolati di individui adulti ma con rinnovazione di abete rosso e larice in fase di insediamento, specie in prossimità dei margini).

SOGGETTO ATTUATORE

Comunità Territoriale della Val di Fiemme

Comune di Anterivo – delegato con Decreto del Commissario N. 1 dd 21.10.2020

STATUS

Conclusa

DURATA - DATA INIZIO / FINE

2017-2021

ATTIVITÀ SVOLTA

L'azione è nata dalla sintesi degli obiettivi ecologici già perseguiti idealmente dalle azioni originarie A16 e A17. Dell'esecuzione dei lavori previsti in progetto è stato incaricato il Comune di Anterivo, proprietario della maggior parte dell'area interessata dall'intervento. Il Comune ha poi ritenuto di avvalersi della collaborazione della Stazione Forestale di Fontanefredde nonché della Direzione dell’Ispettorato Forestale Bolzano I, nella persona del dott. Rainer Ploner, il quale ha direttamente seguito i lavori in cantiere rapportandosi con il progettista/coordinatore tecnico della Rete.

Tutti i lavori sono stati eseguiti in perfetta coerenza con le prescrizioni progettuali che davano specifica indicazione per il periodo tardo autunnale-invernale al fine di minimizzare il possibile nocumento, dovuto alle lavorazioni, sugli habitat di torbiera più delicati e alle relative specie animali e vegetali più vulnerabili, minacciate o in pericolo di estinzione.

Importo investimento: € 9.067,22

Importo contributo concesso: € 8.160,50

Per maggiori informazioni sulle opportunità di finanziamento visitare il sito del PSR http://www.psr.provincia.tn.it/ e della Commissione europea dedicato al FEASR:

https://agriculture.ec.europa.eu/common-agricultural-policy/rural-development_it

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Pubblicato il: Giovedì, 14 Marzo 2024

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